Arte e impegno politico si uniscono a Cremona in sostegno alla Palestina.
Lunedì 21 luglio alle ore 21.00, lo spazio di It’s hard noise di Cremona, in Piazza delle Tranvie 6/7, ha inaugurato EndlessHopeEndlessSky, esposizione che accoglie due interventi paralleli e allo stesso tempo interrelati da precisi intenti, tematiche e urgenze. Un raccordo di più voci accomunate dal desiderio di intessere attraverso l’arte, una rete di resistenza concreta per la Palestina oltre i confini fisici e geografici.
Nello specifico, il contributo dell’artista Giovanni Gaggia, dal programma di residenza e presidio rurale e decentrato dell’entroterra marchigiano di Casa Sponge, si è espanso fino a It’s hard noise, in dialogo con la rassegna di video d’animazione Palestina Animada, progetto collettivo di registi e registe palestinesi e internazionali composto da Haneen Koraz, Khaled Jarada, Shereen Abdelkarim, Amal Al Nakhala, Ahmad Saleh, Samira Badran, Jana Kattan, Tariq Rimawi, Basel Nasr – Al Masna, Dana Durr, Rami Abbas, Msallam Hdaib, Rasmi Damo, Amer Shomali, Mats Grorud e Stefano Savona. Una rassegna che mostra diversi aspetti della vita palestinese attraverso memorie e racconti diretti di vite vissute tra le macerie provocate dal conflitto armato senza fine:
Di fronte al genocidio continuo contro il popolo palestinese, abbiamo sentito la necessità di unirci per sostenerci reciprocamente come comunità artistica, creando legami più forti tra di noi e contribuendo a portare i nostri film a un pubblico più ampio: raccontando storie sulla Palestina. L’obiettivo del nostro gruppo è mostrare diverse espressioni dell’arte animata fatta in Palestina e sulla Palestina.
Comunicato del collettivo

EndlessHopeEndlessSky parte dalla riflessione portata avanti da Casa Sponge con il progetto Oltre l’ultimo cielo, che a partire da un verso del poeta palestinese Mahmūd Darwīsh, ha la volontà di forzare criticamente il concetto di confine attraverso l’arte, laddove il cielo, luogo di tensione e possibilità, può tenere insieme la dimensione locale e radicata nella terra che calpestiamo, con quella globale del cielo che ignora ogni frontiera. Il cielo, infatti, è capace di accogliere una speranza incurabile e incolmabile, che dalla Palestina a noi, continua a trattenere un sentimento di comunanza per la pace.

L’interesse di EndlessHopeEndlessSky è di aggiungersi a questa connessione in grado di porsi oltre i limiti spaziali, e che nello specifico della rassegna Palestina Animada, coinvolge registi/e provenienti da Gaza, dalla Cisgiordania e dalla diaspora internazionale palestinese sparsa in tutto il mondo. La rassegna infatti, sostenuta dalle organizzazioni spagnole Cabezon for Gaza e Rumbo a Gaza, in questo momento di grande difficoltà ha acconsentito a garantire proiezioni gratuite per testimoniare ad un pubblico sempre maggiore la necessità della collettività artistica di unirsi di fronte al genocidio palestinese. Accanto alla rassegna sarà quindi esposta una parte del lavoro sul ricamo, ideato e presentato da Giovanni Gaggia e realizzato in forma collettiva. Uno strumento in grado di conservare e trasmettere un prezioso messaggio di speranza:
“Come potete continuare a andare avanti con tutta quella miseria?”. Lui chiude così: “Noi siamo malati di speranza dalla quale non guariremo mai!
Mahmoud
